PREMESSA
Il motivo di questo articolo è dare un aiuto, con suggerimenti pratici e norme alimentari, ai pazienti affetti da dolori cronici, patologie degenerative in sovraccarico ponderale . Vuole, questo scritto, sensibilizzare il paziente ad un percorso alimentare naturale, considerando l‘alimento come primo farmaco. Non vuole essere un terrorismo alimentare; il detto “mangiare tutto un poco” è diseducativo e non corretto, il paziente deve conoscere la gerarchia dei prodotti alimentari sani e la sicurezza alimentare si realizza con la conoscenza che dovrà essere approfondita seguendo illustri autori specializzati nel settore. La varietà dei cibi si deve misurare solo con i cibi sani che vanno riconosciuti purché siano riconoscibili : questo avviene con l’etichettatura degli alimenti, fondamentale per tutto il sistema di sicurezza.
L’EQUILIBRIO ACIDO-BASICO
Nei precedenti articoli si è accennato ad una riduzione o alla eliminazione di alcuni alimenti al fine di avere un equilibrio acido-basico corretto (ph 7,4 – 7,3), presupposto essenziale per mantenere in efficienza i processi metabolici cellulari. Lo stato fisiologico di acidosi-alcalosi varia in relazione alle ore della giornata (dalle h.03.00 alle 15.00 il ph varia da 7,4 a 7,3 fase di acidosi ; dalle 15.00 alle 03.00 fase di alcalosi). La persistenza della fase di acidosi determina un disequilibrio con intervento dei sistemi integrativi di neutralizzazione compensatoria come Ca e Na.
Gli alimenti acidificanti se presi continuamente e in eccesso (insaccati, bevande alcoliche-zuccherine, latte, formaggi e derivati, caffè, zucchero, dolci, birra, carboidrati, carne) possono provocare l’acidosi tessutale che è la prima causa di malattie degenerative e infiammatorie. Altri fattori che provocano l’acidosi tessutale sono il fumo, alcool, stress psico-fisico, vita sedentaria, attività sportiva intensa, diete iper-proteiche, invecchiamento fisiologico e malattie.
Se queste sono le premesse alimentari che valgono per la maggior parte delle persone, bisogna considerare il patrimonio genetico della persona, in quanto ci possono essere delle eccezioni, sappiamo di persone che fumano e assumono zuccheri sino in tarda età ma che godono di buona salute.
Il regime alimentare corretto è alla base della nostra salute, l’alimento è il nostro primo farmaco.
Oggi è difficile mangiar sano, in quanto siamo invasi da cibi alterati i quali, in primis oltre ad acidificare i tessuti, modificano il nostro sistema difensivo situato per l’80% nell’intestino : microbiota intestinale che è l’insieme di microorganismi della flora batterica intestinale.
Iniziamo col dire che il nostro metabolismo è più attivo alla mattina e progressivamente rallenta sino ad addormentarsi alla sera; questo significa che brucia rapidamente quello che mangiamo al mattino, alla sera invece il carico glicemico deve essere molto contenuto in quanto il metabolismo si assopisce.
Sappiamo che il peso in eccesso fa male ed è l’inizio di acidosi tessutale, malattie degenerative con dolori articolari diffusi, ipertensione e diabete. Il calo ponderale è indispensabile e si attua attraverso la volontà e conoscenza alimentare, eliminando del tutto alimenti con alto carico glicemico. Una scorretta alimentazione è la causa di malattie autoimmunitarie e tumorali.
GLI ALIMENTI
La carne rossa va ridotta a 1 volta ogni 10 gg. ; deve essere biologica, possibilmente non d’allevamento. Elementi da eliminare sarebbero anche la carne suina e gli insaccati che contengono conservanti. La carne inoltre contiene ormoni della crescita, proteine, antibiotici, mangimi arricchiti con ormoni ed estrogeni con alto potere acidificante. Anche le carni bianche non devono essere d’allevamento. Un eccesso di carne può portare a tumori al colon.
LATTE FORMAGGI E DERIVATI devono essere consumati con attenzione e in misura ridotta. Molte persone sono intolleranti al LATTOSIO che è lo zucchero del latte. Dopo i 5 anni le persone perdono la lattasi, l’enzima necessario per digerirlo, cagionando problemi di digeribilità. Il lattosio però può essere eliminato nella preparazione del latte e “derivati”. La CASEINA è una proteina del latte che non può essere eliminata e risulta molto intollerante in alcune persone poiché altera la permeabilità dell’epitelio intestinale creando disbiosi intestinale.
Latte, formaggio e derivati (compreso lo yogurt, gelati, cappuccino) contengono oltre alla caseina, ormoni, fattori di crescita cellulare, antibiotici che hanno un alto potere acidificante.
Il Prof Colin Campbell nella sua pubblicazione The China Study dimostrò che la caseina è un agente cancerogeno in quanto attiva un fattore della crescita cellulare. Il Prof Walter Willet Direttore del Dipartimento di Nutrizione dell’Università di Harvard evidenziò che le popolazioni con alti consumi di latte e derivati ( americani) hanno le percentuali più alte di fratture ossee dovute all’acidosi tessutale rispetto a quelle registrate in Cina dove non si beve latte. Allo stesso risultato giunse l‘Università di Uppsala con una pubblicazione sul British Medical Journal. Tutto questo perché il latte e derivati con il loro carico proteico, ormonale e fattori di crescita porta ad una acidosi tessutale che il nostro organismo tampona “rubando calcio dalle ossa “.
PANE PASTA e FARINE usate nella preparazione di biscotti, cracker, grissini, fette biscottate con aggiunta di zuccheri contengono il GLUTINE un complesso proteico che determina intolleranze ad un alto numero di persone (gluten sensitivity). Il GLUTINE causa un’alterazione della permeabilità intestinale, alterando il microbiota intestinale (sindrome di permeabilità intestinale). Il Prof. Alessio Fasano docente alla Harvard School of Medicine ha dimostrato che mangiare cibi contenenti glutine porta alla produzione di zonulina, molecola proteica che altera e allenta le giunzioni della mucosa intestinale determinando un’alterata permeabilità intestinale (disbiosi intestinale). Il Prof David Perlmutter , Neurologo Americano, nei suoi studi ha evidenziato una netta correlazione tra alti consumi combinati di glutine e caseina con la M.di Alzheimer (la m. di Alzheimer colpisce un americano su 8)
La disbiosi cronica determina patologie infiammatorie, autoimmunitarie, degenerative e tumorali. Gli studiosi sono d’accordo nel constatare che cambiando alimentazione si ha una risposta altrettanto positiva.
La pizza assolutamente è da evitare per il suo alto carico glicemico.
LO ZUCCHERO con TUTTI GLI ALIMENTI DERIVATI e con i dolcificanti orali sono da eliminare. Lo zucchero come, l’alcool, il fumo e le droghe danno dipendenza encefalica.
Lo zucchero con i suoi alimenti (bibite gassate, brioche, merendine ecc.) portano ad una acidosi tessutale. Il cappuccino con brioche al mattino è un concentrato di caseina e glutine che determina un’acidosi tessutale e un’alterazione della permeabilità intestinale se preso con abitudine.
LA FRUTTA oltre all’apporto di tanti elementi positivi, presenta un alto contenuto di fruttosio (zucchero) con incremento del carico glicemico. IL LIMONE è alcalinizzante. La frutta deve essere di stagione, le banane hanno un alto carico glicemico e sono proibite agli obesi e ai diabetici.
Valutare sempre il carico glicemico. Gli zuccheri-carboidrati che noi introduciamo al mattino, mezzogiorno e sera possono portare ad un importante carico glicemico con acidosi tessutale. E’ la somma di quello che mangiamo nel corso della giornata che fa il totale.
LE VERDURE hanno un’azione alcalinizzante, si possono consumare tutte, se non vi è intolleranza ad alcuni tipi (sedano, prezzemolo). Pomodori, peperoni e melanzane andrebbero assunti con moderazione in quanto hanno un effetto acidificante. Le patate (sono tuberi) da consumare con attenzione per il loro carico glicemico, ricchezza di amido (carboidrati).
Le patatine fritte devono essere assolutamente eliminate !!!!
I LEGUMI sono consigliati (fagioli, piselli, ceci e fave) anche tutti i giorni.
LE UOVA possono essere assunte anche 4-5 uova alla settimana in quanto non modificano il colesterolo.
IL PESCE viene raccomandato il pesce azzurro poiché è ricco di omega 3. Andrebbero evitati i pesci orientali (pangasio). Attenzione a cozze, vongole, frutti di mare e polpi.
BEVANDE le acque non sono tutte uguali, bisogna valutare il residuo fisso (è il residuo dei sali disciolti, pesati dopo evaporazione a 180°di 1 litro d’acqua) che deve essere il più basso possibile (dai 15 a 30) indispensabile per i pazienti che soffrono di calcolosi renale.
La birra è un insieme di alcool, zuccheri, amidi, glutine che deve essere bevuta con parsimonia e vietata per chi deve scendere di peso. Le bibite gassate, succhi di frutta e le bibite energetiche devono essere abolite.
Bibliografia
La sicurezza alimentare : fattori di rischio, principio di precauzione e controlli ufficiali di Adriana Simone
Guna nutraceutica – fisiologica
“Il cibo che cura il cibo che ammala” di Maria Rosa Di Fazio
“Medicina da mangiare” di Franco Berrino
“Senza glutine. La celiaca non si cura, si gestisce” di Alessio Fasano
L’alimentazione naturale di Domenico Valerio
Cassi dr. Mario