Premessa

Il metabolismo energetico (quantità di energia che l’organismo impiega per svolgere le sue funzioni) produce un accumulo di scorie metaboliche acide che vengono eliminate per mezzo delle urine, feci, sudore e respirazione.

A volte l’organismo per diverse cause produce una quantità di scorie acide superiore a quella che è in grado di eliminare e  successivamente, se non si interviene, si avrà una acidosi tessutale. Una alimentazione poco equilibrata (eccesso di carne, formaggi, caffè, bevande alcoliche) , una scarsa attività fisica e stress psico-fisico porta ad una acidosi tessutale (accumulo di scorie acide nel tessuto connettivo).

 

Controllo dell’acidità tessutale Per controllare il valore dell’acidosi si misura il valore del pH delle urine (il pH varia nel corso della giornata) , i valori normali sono compresi tra 7 e7,5. La prima misurazione si effettua al mattino con la seconda urina prima di colazione (la prima urina è sempre acida). La seconda misurazione è effettuata prima di pranzo e la terza prima di cena con uno stick a  scala colorimetrica. La valutazione si fa con la media matematica dei 3 valori (l’urina deve essere raccolta in un recipiente pulito ed asciutto. 

Profilo giornaliero  si segna il valore pH nella tabella con un punto,  poi si collega i punti con una linea (utilizzare un colore diverso  ogni giorno). Osservare che i valori del pH oscillino nel corso della giornata.  Valori pH inferiori a 7 sono acidi,  pH = 7 neutro,  valori superiori a 7 sono basici.

Per valutare la propria condizione tissutale si dovrebbero effettuare le misurazioni del pH per alcuni giorni.

Interpretazione del profilo giornaliero  In base all’alimentazione il valore pH dell’urina deve oscillare nel corso della giornata : al mattino l’urina deve essere acida < 7 come indice di secrezione di acidi,  dopo 2-3 ore dai pasti ci deve essere un flusso basico di pH >7 ; il tracciato complessivo deve avere una forma di “M”.

Una prevalenza di profilo acido rappresenta un’acidosi latente,  bisogna verificare l’alimentazione e stile di vita, aumentare l’apporto di sostanze basiche e  minerali.

Una prevalenza di profilo basico indica una carenza di secrezione di acidi dei reni e delle cellule, necessità di valutare la funzione renale.

Una mancanza di oscillazione della curva indica un blocco della regolazione del corpo, necessità di accertamenti diagnostici (funzionalità renale, epatica e stato dei minerali).

Consigli : per un fisiologico equilibrio acido basico bisogna ridurre il consumo di proteine carnee, di insaccati, bevande alcoliche, formaggi, latticini, parmigiano che sono una ricca fonte di acidi.  Le proteine sono necessarie al buon funzionamento dell’organismo, ma in quantità inferiori all’apporto attuale. Anche il caffè, il tè , il caca0, lo zucchero raffinato e la farina bianca di frumento sono alimenti acidificanti. 

Le persone che tendono all’acidificazione devono consumare alimenti alcalinizzanti. Esempi di alimenti basici sono spinaci, carote, pomodori, uva, banane, mele, kiwi, latte vegetale ecc..   In diversi casi per compensare lo stato di acidosi non è sufficiente l’alimentazione corretta, ma bisogna utilizzare integratori alimentari alcalini.

Per trattare l’osteoporosi è indispensabile limitare l’assunzione di proteine, soprattutto attraverso l’assunzione di formaggi che hanno un alto potere acidificante con conseguente effetto negativo.

 

Cassi dr. Mario

Bibliografia

Congresso internazionale Acidosi Tessutale,  2007